Il Susumaniello, antico vitigno, diffuso da tempo in Puglia, soprattutto nell’alto Salento in provincia di Brindisi, è caratterizzato da un acino tondo e piccolo, dal colore nero-bluastro.
Il nome deriva dalla sua forte produttività che permette ai grappoli di caricarsi letteralmente come somarelli ma solo in giovane età.
Pertanto, con l’avanzare degli anni, la sua elevata produttività cala in maniera drastica così che in passato la pianta sia stata messa da parte a favore di altre specie più a lungo produttive.
Oggi il vitigno autoctono Susumaniello è stato riscoperto per le sue qualità.
L’alta concentrazione dei mosti del Susumaniello e la loro buona acidità fissa derivano proprio dal fatto che le piante più mature abbiano una bassa produttività, permettendo dunque di ottenere dal Susumaniello dei grandi vini rossi sia in purezza che in abbinamento a Negroamaro o Malvasia di Brindisi.
I vini che si ottengono appaiono di color rosso rubino con dei riflessi spesso rosso porpora. Al naso è possibile percepire note fruttate, di prugna, frutti di bosco, confettura di frutti rossi; molto piacevoli sono anche le fragranze speziate che ricordano pepe e vaniglia. È conosciuto anche con alcuni sinonimi, quali Somarello nero, Zuzomaniello, Cozzomaniello.